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Dic 2025

Intorno alla capanna, arrivati al mattino, s’accalcavano i querelanti, massa disparata, colorata di stracci e screziata di testimoni schiamazzanti. Giudicandi e semplice pubblico in piedi, …

Il tenete Grappa sprofondato nella sua poltrona di giunco, scricchiolante e gemebonda, sorrideva di fronte a tutte quelle incoerenze radunate.

“Te li metto tutti d’accordo subito io” decise finalmente Grappa, che la temperatura e le confabulazioni spingevano alle decisioni.

”Alè! ordinò Grappa. Venti colpi! e finiamola lì! Venti bastonate a ‘sto vecchio magnaccia! … Così impara a venirmi a rompere i coglioni qui tutti i giovedì da due mesi con le sue storie di montoni andati a male!”

Il tenente Grappa riaccese il sigaro. Davanti a me, ci teneva a prendere una distanza da ‘ste cose. Non che fosse, penso io, più neroniano di un altro, soltanto non gli piaceva per niente che lo obbligassero a pensare. Questo lo infastidiva. Quel che lo rendeva irritabile nelle sue funzioni giudiziarie, erano le domande che gli facevano.

”Ah! sapessero tutti come me ne frego dei loro litigi non la lascerebbero la loro foresta per venirmi a raccontare le loro stronzate e rompermi i coglioni qui! …finirò per credere che ci prendono gusto alla mia giustizia quei farabutti lì!… Da due anni che cerco di stancarli, ed ecco che ti tornano ogni giovedì… Mi creda se le pare, giovanotto, sono quasi sempre gli stessi che ritornano!… Dei depravati, insomma! …”

Louis-Ferdinand Céline

Viaggio al termine della notte